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Channel: Bozzetti di viaggio – La Voce di Manduria
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Masseria Gian Angelo

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Prosegue il nostro viaggio lungo l’antico Regio Tratturo Martinese, dopo aver illustrato la scorsa settimana il Palmento Li Cicci, con le cisterne interrate presenti nelle vicinanze dello stesso.

Oltrepassata la Strada Statale 7 ter per Lecce, il tratturo si perde nei campi incolti, ma dalle mappe catastali è facile ritrovarne l’originario percorso. Lungo di esso, a breve distanza dalla via vecchia per Lecce, è ubicato il complesso edilizio denominato Masseria Gian Angelo.

La masseria si compone essenzialmente di un unico corpo di fabbrica su due livelli: un piano terra e un primo piano.

Come le altre masserie della zona aventi caratteristiche simili, il piano terra è destinato esclusivamente a depositi vari e ricovero degli animali da pascolo, mentre il piano superiore, a residenza.

La facciata principale è rivolta a ovest, ove sono presenti gli unici due accessi: uno per il pianterreno e l’altro per il piano superiore. Un terzo accesso, invece, porta direttamente ai cortili annessi. Questi ultimi sono delimitati da muretti a secco di diversa altezza in relazione all’utilizzo degli spazi che delimitano: alcuni di essi, infatti, sono destinati a ricovero all’aperto degli animali da pascolo. Sono tutti compresi all’interno di un area delimitata da un muro di cinta in blocchi di tufo di oltre tre metri di altezza.

La costruzione, nel corso del tempo ha subito trasformazioni ed ampliamenti, come dimostra la differente altezza del piano superiore e la presenza di un balcone in corrispondenza dell’arco di ingresso del pianterreno.

Nell’angolo sud est della costruzione, si erge la torre colombaia. Attrae la nostra attenzione il comignolo che si eleva dal centro della stessa, terminante con una fine decorazione a volute. Agli angoli della colombaia, poi, una caratteristica merlatura.

La masseria si presenta con le superficie esterne tinteggiate a calce.

Nel libro “Manduria. Tra Taranto e il Capo d’Otranto. Etimo, mito e storia del territorio” (edito da Manduria Centro Culturale GS, 2009) Rosario Giuseppe Coco, riferisce che in questo posto si fermarono, in una notte dei primi di maggio del 1797, la regina Carolina e il principe Francesco, quando la famiglia reale venne in terra d’Otranto sotto la minaccia dei Francesi. Nel loro viaggio da Lecce a Napoli, la Regina Carolina e il Principe Ferdinando IV, furono ospiti della famiglia di Costantino Primiceri, allora proprietario di questa masseria

Sullo sfondo, a nord della masseria, è riconoscibile la Specchia Maliano con il torrino dell’acquedotto costruito alla sommità.

 

 

Coordinate GPS

Lat. 40° 23’ 40.0” N

Long. 17° 42’ 50.0” E

 

 

Per arrivarci:

Percorrendo la Strada Provinciale 143 SS 7 ter – Avetrana Stazione, direzione Avetrana, per circa 1,8 km, sino a giungere all’incrocio con la strada vicinale Giannangelo (via vecchia per Lecce). Si svolta a destra, percorrendo la strada asfaltata per circa 1,00 km, sino al tratturo di accesso posto sulla destra della strada. La Masseria è a poche centinaia di metri dall’incrocio, percorrendo il tratturo.

 

Emilio Distratis

 

Avvertenze:

Progetto grafico ed impaginazione di testi e foto, sono di esclusiva proprietà dell’autore. Ogni riproduzione, anche parziale, deve essere preventivamente autorizzata dall’autore stesso.

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