Immerso tra olivi secolari, al termine di un tratturo che inizia dalla strada provinciale Tarantina, c’è il caseggiato, indicato nella tavoletta IGM, con il toponimo “il Prìolo”, conosciuto come “lu Prieulu” nel dialetto locale.
Non si tratta né di una masseria, né di una casina, come tante sparse nel territorio rurale ed utilizzate fino al secolo scorso come residenze di villeggiatura, ma di un originario frantoio rurale, anche se nella zona è conosciuto come “casina lu Prìeulu”.
È composto di un unico corpo di fabbrica, con diversi ambienti al piano terra, destinati alcuni a frantoio, altri, più ampi, a stalla, come dimostrano le mangiatoie ancora presenti.
Ambienti più piccoli fanno ipotizzare una destinazione abitativa, magari limitata al periodo di raccolta e frangitura delle olive.
Non mancano alcune particolarità: una è la colombaia (o piccionaia) tuttora presente; l’altra particolarità è una zona a forma rettangolare protetta con muretti a secco, posta sul lato sinistro della casina, forse utilizzata come recinto.
Infine, uno sguardo all’oliveto. Durante la passeggiata, sono stati notati alcuni alberi secolari, con fusti di oltre circa due metri di diametro e chiome folte e rigogliose.
La costruzione, adesso, è disabitata, in stato di abbandono e pericolante, con gli accessi murati.
Coordinate GPS
Lat. 40° 18’ 57,7” N
Long. 17° 36’ 48,5” E
Per arrivarci:
Percorrendo la strada comunale Manduria – Borraco, giunti all’incrocio con la SP 141 Tarantina, si svolta a destra in direzione Maruggio. Si percorre la Strada Provinciale per 1,5 km, sino ad incontrare sulla sinistra, l’accesso alla casina, attraverso due pilastri in muratura incastrati nel muretto a secco.
Emilio Distratis
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