Quantcast
Channel: Bozzetti di viaggio – La Voce di Manduria
Viewing all articles
Browse latest Browse all 157

La Cappella di San Biagio in agro di Avetrana

$
0
0

Il viaggio di questa settimana, ci porta alla scoperta della cappella di San Biagio, posta a nord di Avetrana nei pressi della Cappella di Santa Maria della Vetrana.

Dal libro “Chiese e Cappelle in Avetrana” di Battista Pezzarossa (a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Avetrana – Italgrafica , giugno 1987), apprendiamo che la costruzione della cappella risale molto probabilmente al sec. XII – XIII.

Oggi è ridotta a poco più che un rudere, con l’unico muro ancora in piedi, posto lungo il lato sud.

Dai pochi resti murari, possiamo ipotizzare le sue dimensioni: a base rettangolare, disposta in senso est-ovest, ha una lunghezza di circa 10,00 metri, una larghezza di circa 6,00 metri, con altezza che doveva superare i 4,00 metri, considerando le file di conci di tufo ancora esistenti.

Interamente costruita in blocchi di tufo locale, i muri avevano spessore variabile, costruiti a doppio paramento, provvisti di basamento di circa 1,00 metro dal piano di campagna. La copertura dell’unico ambiente, doveva essere, molto probabilmente a volta, del tipo a botte, poggiante sui muri a nord e a sud.

La cappella aveva l’ingresso principale rivolto a ovest, lungo l’antico tracciato della strada che da Avetrana portava a Oria (cfr. mappe catastali). Questa strada, che metteva, appunto in collegamento Avetrana con Oria, passando da Manduria, secondo alcuni scrittori locali, doveva corrispondere alla via Traiana Sallentina che, proveniente da Manduria, e passando alle spalle della Casina Sinfarosa, proseguiva nei pressi della Masseria Strazzati, quindi costeggiava Santa Maria della Vetrana, e, giungendo a nord di Avetrana, in contrada Casamatta, Masseria Noa, curvava a sud, verso la Masseria Abbatemasi, per poi dirigersi, più a sud, verso Nardò. Una importante via di collegamento del mondo antico, collegava, quindi, questo sito, con i paesi vicini.

Addossata alla parete est, invece, doveva trovarsi la piccola abside, come ci suggeriscono i pochi filari in conci di tufo disposti a semicerchio che si notano fuoriuscire dal terreno.

L’interno della cappella, sicuramente doveva presentare degli affreschi, o quanto meno, intonacato, come è facile intuire sempre dall’unico muro rimasto in piedi. Le facciate esterne, invece, dovevano essere “a vista”, poiché non conservano alcun tipo di pittura né di intonaco. Sulle stesse, ma in particolar modo lungo la parete sud, si possono contare infinite croci graffite, diverse per dimensioni e tipologie, ma tutte chiaro segno devozionale verso il Santo: ci sono croci piccole, croci grandi, croci sovrapposte, infine alcune provviste di base, quasi a voler simboleggiare il Monte Calvario. Raccontano dei tanti pellegrini che, nei secoli scorsi, si sono rivolti al Santo per ottenere intercessione. Il blocchi del muro a nord, cui rimangono poche file di tufi, a seguito del crollo, sono stati recuperati per costruire il muro di delimitazione dell’appezzamento di terreno ove sorge la cappella.

Coordinate GPS

Lat. 40° 21’ 35.55” N

Long. 17° 43’ 13.0” E

Per arrivarci:

La cappella si trova lungo il prolungamento di via Santa Maria del Casale, a circa 600 mt dall’incrocio con via Ferraris.

Emilio Distratis

Avvertenze:

Progetto grafico ed impaginazione di testi e foto, sono di esclusiva proprietà dell’autore. Ogni riproduzione, anche parziale, deve essere preventivamente autorizzata dall’autore stesso.

The post La Cappella di San Biagio in agro di Avetrana appeared first on La Voce di Manduria.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 157

Trending Articles