La via Santo Stasi, oltre la circonvallazione Ta – Le, è denominata Strada Provinciale 94 – vicinale Santo Stasi, od anche vicinale Tarentini, dall’omonima masseria che è posta lungo la stessa strada e che con la rubrica odierna illustreremo.
La masseria Tarentini è costituita da due fabbricati: il primo, rappresentato da alcuni vani a pianterreno, è a destra dell’ingresso, ed è destinato a depositi e ripostigli vari; il secondo, quello principale, è posto di fronte all’apertura principale ed è costituito da diversi ambienti al piano terra e altri al piano superiore. Altri locali, adiacenti a quest’ultimo corpo di fabbrica, si sviluppano al piano terra sul lato sinistro, addossati al muro di cinta che racchiude, con i suddetti fabbricati, un’area intera a corte. Ilmuro di cinta, infatti, racchiude una zona più ampia, dalla forma quadrata.
Il piano terra del fabbricato principale, costituito da diversi ambienti, è destinato a depositi e ambienti per gli animali, mentre il piano superiore, attualmente è abitato ed è anch’esso costituito da stanze con copertura a volta e terrazzo antistante; l’accesso è da una scala esterna.
La porzione del piano terra, ha le superfici a vista mentre quella al piano superiore è intonacata. Sulla facciata sud, che guarda l’ingresso principale, abbiamo osservato un concio che riporta incisa una data (1610 ?), forse l’anno di costruzione della masseria.
All’interno del recinto, subito a destra dell’ingresso, si erge l’antica cappella dedicata a Sant’Anastasio.
Il prospetto principale, rivolto a ponente, presenta l’architrave dell’ingresso lavorata finemente, con elementi decorativi a rosette e foglie, mentre superiormente a questo, al centro, si erge una croce. La data scolpita sul prospetto (1726), ricorda l’anno di costruzione della cappella. Il timpano è costituito da due ampie volute che convergono al centro ove si eleva una croce litica. Al lato destro e a quello sinistro (purtroppo caduto a terra), si elevano due pinnacoli che terminano con una sfera.
Internamente, l’unico altare è posto frontalmente all’ingresso, addossato alla parete est della cappella. Nonostante sia interessato dall’umidità di risalita, e nonostante che la stessa cappella sia adibita a deposito di fieno, presenta, nella semplicità dei materiali utilizzati, cura e pregio nella lavorazione. Ha un bellissimo paliotto con volute, larga cornice lavorata e rosone centrale.
Superiormente, addossato alla parete, elementi decorativi e volute, tutte in pietra, ed ancora, la cornice sovrastante, in pietra lavorata, all’interno della quale, seppur interessato da degrado e umidità, si può ancora osservare l’affresco del Santo.
Lateralmente, nella parte superiore, la cornice presenta dei decori a volute.
Completa l’intera parete, una nicchia che conserva il decoro originario.
Finiamo la nostra visita, con l’antica cisterna interrata, per la raccolta dell’acqua piovana ad uso della masseria, che si trova oltre la strada provinciale.
Coordinate GPS
Lat. 40° 25’ 3.0” N
Long. 17° 34’ 33.0” E
Per arrivarci:
Si percorre la strada vicinale Santo Stasi – SP94, sul prolungamento della omonima via oltre la Circonvallazione TA – LE per circa 500 mt, sino al bivio; si prosegue sulla destra, verso ovest SP94, per 3,0 km circa, sino ad arrivare alla masseria, posta sul lato destro della strada.
Emilio Distratis





Avvertenze:
Progetto grafico ed impaginazione di testi e foto, sono di esclusiva proprietà dell’autore. Ogni riproduzione, anche parziale, deve essere preventivamente autorizzata dall’autore stesso.
The post
Masseria Tarentini