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Il casale distrutto di Sant’Anastasio

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In un contributo apparso sulla rivista scientifica Rinascenza Salentina, Mimino De Santis e Mario Annoscia, riferiscono di un casale distrutto in Diocesi di Oria, intitolato a Sant’Anastasio.

Così scrivono: “La cappella di Sant’Anastasio si trova in territorio di Manduria, a circa due km, a Nord-Est di Sava, dalla parte di Manduria. Vi si giunge per vie campestri.”

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Ancora oggi, la viabilità non è cambiata di molto, rispetto ad allora. La strada, infatti, dopo un primo tratto asfaltato, e quasi impraticabile con la macchina, polverosa d’estate e piena di pozzanghere durante la stagione invernale.

La cappella, come riportato precedentemente, è ubicata in agro di Manduria, nella contrada denominata Santu Stasi.

La descrizione, così continua: “…la costruzione singolare di essa che si differenzia dalla solita campagna e da tutte quelle sparse lì intorno; la sua orientazione ecclesiale Est-Ovest; l’impiego, specie nel muro destro fino a un’altezza di circa m 1,50, di grossi blocchi parallelepipedi, posti per corto, simili nel materiale, taglio e dimensioni a quelli delle mura di Manduria; blocchi dello stesso muro sono, inoltre, sotto il livello del terreno e un altro blocco, molto grande sporge dallo spigolo del muro di destra oltre la linea della facciata. Ciò farebbe supporre una precedente costruzione, restaurata con materiale di taglio più uniforme e di proporzioni più ridotte e regolari, com’è per gli altri muri. Per ultimo, la convinzione e l’insistenza di alcuni contadini, appartenenti a famiglie proprietarie da almeno tre generazioni dei terreni presso la cappella, di indicare quella da noi riscoperta come “le vera cappella del Santo”, esclude che sia stata l’altra che è nella masseria suddetta [nella masseria Tarentini, poco lontana, ndr].

Il tetto della costruzione all’esterno è a spiovente, costruito con lastre più o meno regolari di carparo. La porta originaria, che una cornice identica a quella della chiesetta di Bagnolo, è stata murata per aprirne un’altra sul lato opposto. L’interno non reca traccia d’altare o d’altro di sacro, come l’affresco del santo […] che si vede ancora, benché sbiadito, nella cappella della masseria Tarentini. La volta è a semibotte”.

Riferiscono, Mimino De Santis e Mario Annoscia, che “lo stato di conservazione della chiesetta di Sant’Anastasio è più precario di quella di Santa Maria di Bagnolo. Parte del muro destro e del tetto, all’esterno, è crollata, mettendo a nudo il materiale, pietrame e terra, di riempimento.”

Oggi, a distanza di anni, la parte di muro allora crollata, è stata ripristinata a cura dei proprietari del fondo ove insiste, contribuendo a tenere vivo il ricordo del santo e la conservazione del manufatto.

 

Coordinate GPS

Lat. 40° 24’ 31.0” N

Long. 17° 34’ 46.3” E

 

 

Per arrivarci:

Da Sava, si percorre la Strada Provinciale 94 Sava – Stazione, svoltando a destra, subito dopo il cimitero, imboccando la strada comunale, proseguendo per circa 850 mt, sino a giungere all’incrocio. Dall’incrocio, il fabbricato, all’interno di proprietà privata, dista circa 800 mt, da percorrere preferibilmente a piedi.

Emilio Distratis

 

Avvertenze:

Progetto grafico ed impaginazione di testi e foto, sono di esclusiva proprietà dell’autore. Ogni riproduzione, anche parziale, deve essere preventivamente autorizzata dall’autore stesso.

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