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Channel: Bozzetti di viaggio – La Voce di Manduria
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Iazzo e Masseria Maserinò e l’insediamento rupestre

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La Masseria Maserinò, così come è riportata sul Fg. 203 IGM, è costituita da due distinti corpi di fabbrica: Iazzo Maserinò, il più vecchio, è ora sede di un’attività di ristorazione, e si sviluppa al solo piano terra; l’altro, la Masseria Maserinò, è in fase di ristrutturazione ed è composto da piano terra e piano superiore.

Noi, abbiamo avuto modo di visitare gli interni, alla fine degli anni ’80, quando era ancora in completo abbandono.

Sono ubicati al crocevia tra la strada comunale che da Manduria si dirige alla località “Borraco” e la strada comunale Uggiano – San Pietro in Bevagna.

Il fabbricato più vecchio, identificato come “Iazzo Maserinò”, quello più a nord lungo la strada comunale per Borraco, ha una disposizione a “L” ed è costruito interamente in muratura di blocchi di tufo locale, con ampi ambienti coperti con volte a crociera, anch’esse in muratura.

L’altro corpo di fabbrica, la masseria, è anch’esso realizzato interamente in muratura, con ambienti coperti con volte di vario genere (a “botte” o a “crociera”). La disposizione dei corpi di fabbrica, il principale a nord e due ai lati, rispettivamente a est e a ovest, racchiudono un’area scoperta interna, delimitata, sul lato sud, da un muro di cinta. L’accesso è sul lato ovest, in corrispondenza di un cancello prospiciente la strada comunale.

Caratterizzano questo secondo corpo di fabbrica, le tre finestre del piano superiore che si affacciano a sud, e altrettante a nord e la loggia sul lato est. Le tre finestre mostrano una cornice piatta e, superiormente, in posizione mediana, un fregio a forma di conchiglia; al di sopra, una cornice mistilinea completa l’apertura, donando slancio alle aperture. Alla estremità del corpo di fabbrica esistente, si nota una caditoia a protezione di una apertura posta al piano terra. Sul lato est, invece, si apre una graziosa loggia con arco a tutto sesto, poggiante su pilastri addossati alla parete e provvista di cornice lavorata. Ai lati, due aperture (oculi) con cornice abbelliscono la facciata.

Infine, vogliamo ricordare le due cisterne interrate che si possono notare sul lato opposto della strada comunale, e alcune antiche carrarecce, essendo la zona a est e a nord dei due corpi di fabbrica, un tempo sfruttata come cava per l’estrazione di conci in tufo, nonché le tre grotte, più una quarta isolata, facenti parte di un insediamento rupestre, andato barbaramente distrutto nel mese di novembre 1992, cancellando così “ogni traccia di un tipico habitat medioevale sviluppatosi a sud del comune di Manduria”. Sia l’impianto rupestre, che le carrarecce e la vasta necropoli, sono ampiamente descritti nel libro “Manduria, gli insediamenti rupestri di Maserinò e Castelli tra storia, tradizione e viabilità” di Paride Tarentini e Romano Scionti [Filo editore, Tiemme – Ind. grafica Manduria, gennaio 2005].

 

 

Coordinate GPS

Lat. 40° 21’ 22.7” N

Long. 18° 38’ 31.8” E

 

Per arrivarci:

Si percorre la Strada Provinciale 137 Manduria – San Pietro in Bevagna per circa 3,0 km.; giunti all’incrocio si svolta a destra per la località “Borraco”: la masseria è situata a 500 mt, sulla sinistra, in corrispondenza dell’incrocio con la strada Uggiano M. – San Pietro in B.

Emilio Distratis

 

 

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